GINECOLOGA E NUTRIZIONISTA
Perché una nutrizionista in gravidanza?
Quando si scopre di aspettare un bambino, la prima figura professionale a cui pensiamo è sicuramente quella del ginecologo. Durante tutto il percorso, infatti, siamo focalizzate su come garantire il benessere del nostro piccolo e come seguirlo durante tutte le fasi della sua crescita. Per questo motivo, ci sottoponiamo a frequenti controlli ematologici, effettuiamo screening, eseguiamo test genetici.
Allora perché non prestare la stessa attenzione anche all’alimentazione? Una corretta alimentazione in gravidanza, è il presupposto fondamentale per garantire la normale evoluzione della gravidanza stessa ed il regolare accrescimento del feto.
L’ipotesi di Baker, infatti, ha posto le basi per lo sviluppo di teorie che hanno dimostrato un legame tra il peso alla nascita e il rischio di sviluppare alcune patologie durante l’età adulta, quali: sindromi metaboliche, diabete, ipertensione e malattie renali.
Pertanto l’alimentazione e lo stile di vita della madre durante la gravidanza assumono un ruolo centrale poiché, in grado di alterare lo sviluppo del feto sia da un punto di vista metabolico che non, determinando conseguenze anche nel lungo termine, quando il bambino sarà ormai adulto.
Quindi…
Partendo da queste considerazioni, appare evidente che questo tema, riguarda tutte le donne: sia quelle che, prima della gravidanza, erano normo-peso cioè con indice di massa corporea (IMC) tra 18.5 e 25; sia quelle donne che, già prima della gravidanza, presentavano un IMC superiore a 25 o inferiore a 18.
In entrambi i casi, infatti, è comunque necessario tener conto degli aumentati fabbisogni nutrizionali correlati alla gravidanza.
Per questo motivo, si consigliano schemi alimentari personalizzati al fine di mantenere l’aumento ponderale all’interno di un range fisiologico compreso tra 11 e 16 kg.